sabato 12 settembre 2009

Come ci vedono da fuori

Berlusconi querela tutti, dalla Repubblica a El Pais, aspetto di vedere il momento in cui querelerà anche se stesso.....e perderà.

Dopo aver dato largo spazio ieri a quello che era lo sproloquio del berlusca, mi sembra opportuno oggi fare un pò di informazione, per favi capire come lo reputano all'estero e le reazioni che ha avuto sulla stampa e sui governi esteri l'intervento da primadonna del "Presidente".

Partiamo da uno che il numero l'ha visto da vicino da ignaro spettatore, Zapatero (ad avercelo noi in Italia), il quale con un discorso pacato e misurato fi nnelle virgole afferma: "Se mantengo il silenzio è per un segno di rispetto e di cortesia istituzionale che mi impone una certa prudenza. Tutti conoscono la mia opinione sull'uguaglianza tra uomo e donna, ma tra governi abbiamo buone relazioni, abbiamo progetti comuni. Sono incontri istituzionali e dunque io rispetto sempre questi incontri e il ruolo che dobbiamo mantenere".
Ora non penso che a nessuno sfugga quello che Zapatero vorrebbe, ma per correttezza diplomatica ( una cosa che il caro vecchio Berlusca non sà manco dove stia di casa, vedi attacco al portavoce UE che chiedeva spiegazioni riguardo il comportamento con gl iimmigrati) non può dire, ossia che la considerazione che ha Berlu delle donne, che praticamente per sua ammissione ritiene solamente degli esseri da "conquistare" e portare a letto, evidentemente considerandole poco e niente dal piunto di vista del "cervello" (perfettamente spiegabile questo comportamento con il fatto che probabilmente quando è in compagnia di una donna sposta anche il suo di cervello dalle parti del pacco).


El Pais (che ci tengo a ricordarlo non è un giornale " scandalistico" come ci vogliono far credere in Italia, ma è uno dei principali giornali Spagnoli, assimilabile all' Italiano LaRepubblica) che evidentemente non è abituato ad attacchi diretti nei confronti della stampa, attacca oggi a tutto tondo la figura del Premier dicendo non solo che :"Nessuna critica è sufficiente vicino al ridicolo che questo personaggio rappresenta per l'Unione Europea ogni volta che parla in pubblico", ma anche che l'umorismo machista e ridicolo del premier contribuisce non solo a rovinare la sua di immagine, ma anche quella di tutto il Paese.


Infine il quotidiano francese "Le Monde" che addirittura arriva a prendere in giro il premier per le castronerie dette durante il dibattito con un perentoreo "Ma perché solo degli ultimi 150 anni? Gli italiani sanno che egli è il loro miglior leader da Romolo in poi" ed è la volta del famoso giornale bolscevico the wall street Journal, che giudica inammissibili e intollerabili in una democrazia gli attacchi del Premier alla stampa.


Per oggi chiudo qui, credo che ci sia abbastanza da rimanere indignati, l'unica cosa che mi sento di dire è questa: "Facciamo vedere tutti che l'Italia non è il paese di Berlusconi, all'estero già sospettano che non tutto sia marcio, ma continuare a ribadirlo giorno dopo giorno non può che far bene, per chi ancora pensa che La Repubblica Italiana non debba morire sotto le grinfie del tentacolare premier, è importante urlare con tutti noi stessi "BERLUSCONI NON PARLA A NOME MIO!".


Anzichè lasciarvi con un pezzo di satira oggi vi lascio con qualcosa di ancora più importante, la petizione della repubblica in favore della libertà di stampa, passate ed aggiungete il vostro nome agli altri, ci vogliono 10 secondi ed è importante per l'Italia:

http://temi.repubblica.it/repubblica-appello/?action=vediappello&idappello=391107


p.s. Il Wall Street Journal,dedica un editoriale al vetriolo per la sua decisione di fare causa ai giornali che lo criticano, paragondandolo a un "torero che assume una banda di avvocati per impedire al toro" di fare il suo mestiere.

Mai nome per questo blog fu più azzeccato:D

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Salvare quel poco di libertà che ci rimane, questo dev'essere il nostro obbiettivo.

Ormai il nano malefico fa quello che vuole, e ci fa bere le sue cazzate attraverso i mass-media, controllati tutti da lui.

Lui si propone come salvatore della democrazia, della liberta, ma credo che in fondo di questi valori gli interessi ben poco.

Svegliamoci ragazzi. O il futuro sarà dei piu neri.

CAT

Anonimo ha detto...

Già, bisognerebbe urlare a gran voce che noi non siamo il Nano! Che l'Italia non è Berlusconi! Il guaio è che le nostre parole vengono soffocate..dobbiamo cercare di espandere all'esterno dell'italia questo concetto tramite quei pochi mezzi che ci rimangono.

In poche parole,parliamo prima che Ber ci tappi la bocca! Altrimenti francesi, spagnoli, americani ecc. non prenderanno solo per culo lui, ma anche quei pochi italiani ancora capaci di mantenere la loro identità e le loro idee sane!